donne registe

R.I.P. Movie: Alice Guy-Blaché

“From 1896 to 1906 Alice Guy was probably the only woman film director in the world.” (1)

 

Il sito Women Film Pioneers Project presenta con questa frase il profilo di Alice Guy-Blaché.

Si dice che sia stata la prima donna regista, produttrice e sceneggiatrice della storia del cinema. Come non esserne affascinati? Alice Guy è rimasta per molti anni nel dimenticatoio, come tante altre figure femminili della storia della cultura mondiale.

Alice Guy ha lavorato per molti anni alla celebre casa di produzione francese Gaumont dove svolse i ruoli di segretaria, seneggiatrice e direttrice di produzione.

Nel 1910 si trasferì negli Stati Uniti con il marito Herbert Blaché, un cameraman inglese, e fondò con lui una casa di produzione  – “Solax” – di cui fu comproprietaria.

Nella sua vita cinematografica girò centinaia di film di vario genere, dai film gialli ai film western, prediligendo tra tutti i generi quello della commedia, col quale poteva affrontare con leggerezza tematiche sociali importanti e di attualità come l’immigrazione e tematiche legate ai ruoli della donna e dell’uomo.

Ebbene si, girò film western e film d’azione con personaggi femminili nel ruolo di eroine, interpretati per lo più da un’attrice di nome Vinnie Burns che fece molti film con Alice Guy.

Col passare del tempo il mercato cinematografico statunitense divenne sempre più difficile da affrontare per una piccola casa di produzione.

I costi della produzione diventarono sempre più proibitivi e Alice Guy si vide costretta a realizzare film su commissione e a perdere una parte di quella libertà espressiva che la portò a scrivere sceneggiature e a realizzare film dove parlava di eguaglianza dei ruoli dei coniugi nel matrimonio (film: A House Divided, 1913; Matrimony’s Speed Limit, 1913) oppure dove rovesciava i ruoli e i clichè legati ai due sessi (film: Les Résultats du feminisme, 1906, poi rifatto nel 1912 con il titolo In the Year 2000). Quest’ultimo è uno dei tanti film perduti girati dalla regista pioniera.

Per fortuna ne rimangono alcuni che possono testimoniare il lavoro di questa donna così speciale e dimenticata per troppo tempo.

 

(foto trovata sul web)

(Alice-Guy. Immagine trovata sul web)

 

(Fonti e curiosità:

citazione 1: dal sito Women Film Pioneers Project ; sul sito della Cineteca di Bologna si può acquistare l’autobiografia di Alice Guy-Blaché, curata da Monica Dall’Asta;  sul sito del Office national du film du Canada si può vedere il documentario di Marquise Lepage sulla vita e le opere di Alice Guy-Blaché; oltre al documentario di Lapage, ne è stato realizzato un altro dal titolo Be Natural, di Pamela Green and Jarik van Sluijs e link all’ intervista dei due filmmaker che hanno realizzato il documentario; Le donne del cinema: dive, registe, spettatrici di Veronica Pravadelli; sito di Alison McMahan dedicato alla regista )

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