The African desperate

Expiring film: The African desperate

Piattaforma: MUBI

Esordio alla regia di un lungometraggio di Martine Syms, artista americana di Los Angeles.

Il film si apre con un esame di laurea alla Magistrale d’Arte della protagonista, una sequenza surreale, nel complesso grottesco e ridicolo, un momento ironico ricco di frasi vuote e di citazioni senza senso, ma assolutamente realistico per chi conosce un minimo il mondo dell’arte contemporanea.

(screenshot dal sito MUBI)

Anche la protagonista del film è un cliché, quello dell’artista che non sa cosa fare del suo futuro e fa uso di varie sostanze, vive di citazioni, di contrapposizione tra reale e virtuale, tra realistico e artistico.

Si intuisce che la regista proviene dal mondo della videoarte grazie all’ utilizzo non convenzionale dei suoni e della colonna sonora ed è subito evidente che si tratta di un esordio, infatti ci sono pochi movimenti di macchina da presa.

Alcuni momenti della sceneggiatura sono resi con soluzioni visive molto originali, ma poco cinematografiche e figlie di un’estetica da social media e da device mobile.

Film noioso che dura troppo, ma con una piacevole e sottile ironia di fondo e un uso divertente e molto personale delle luci colorate, soprattutto nelle sequenze in cui la protagonista ha allucinazioni da mix di droghe.

Un esordio senza infamia e senza lode, con un ottimo utilizzo della luce e della color correction.

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